giovedì 15 aprile 2010

meglio un morto in casa che un..

allergia. è sbocciata in tutto il suo splendore. certo che tra ieri e oggi me la sono proprio chiamata con quella storia che dovevo tornare a casa. eh eh . pace, adesso c'è e ci penserò nel tempo. mi sono intanto rimesso a studiare un poco visto l'esito (stranamente) disastroso del mio ultimo parziale. un'altra materia, ma è già qualcosa.
temo di aver iniziato un processo pericoloso di autoconvincimento che mi porta a detestare delle cose che invece dovrebbero essere stabili. non mi corre dietro nessuno.
la prima parte della giornata di oggi non è stata affatto positiva, mi sono tornate in mente alcune preoccupazioni di ieri; pensandoci non posso fare a meno di avvilirmi. quindi tento di non farlo.
ho scoperto che alla fine andrea non è antipatico... ma forse solo perché ha trovato significative certe mie considerazioni poco realistiche e molto tendenziose. pace (e due).
eh insomma...
cazzo mi sono dimenticato: maledetti coinquilini e le loro stupide incursioni.
tra l'altro temo che sarà sempre più dura sta storia. no ma sta sera proprio non mi rimedio. pace (3).
ciau alla robi e all'ele che mi vogliono bene (spero)
bisogna essere proprio "malati"

domenica 28 febbraio 2010

odio la chimica fisica. non doveva nascere

ascolto musica da youtube con le cuffie al fine di non disturbare i miei coinquilini (uno solo al momento presente). ho conosciuto la silvia. è forte. ha detto che di storia ne so a pacchi. non è una consolazione. anzi. semmai è proprio il contrario, una cosa che contribuisce ad abbattermi. in questo week end sono successe diverse cose, non sono sicuro tutte positive. loro sono sempre stranamente affabili. non capisco davvero cosa li induca a fare così. ho paura che possano scoprire qualcosa che deve rimanere nascosto.
mentre la banalità delle considerazioni che si fanno di solito quando si è di fronte ad una pagina come questa prende il sopravvento, non riesco a fare a meno di pensare che forse potrebbe essere una grande opportunità tornare il mercoledì pomeriggio a casa. potrebbe essere un motivo di rinascita definitiva. ma sarà mai possibile che ad ogni post io dica sempre le stesse cose?
forse dovrei iniziare a pensare al fatto che semplicemente mi sta bene così.... scrivo, ascolto, penso vagheggiando, perdo tempo. o semplicemente mi rilasso. in qualche momento mi sento quasi tranquillo.
oggi è il 28 febbraio. non è bisestile. quindi tra 3 giorni è il suo compleanno. devo iniziare ad elaborare assolutamente qualcosa perché mi dispiacerebbe troppo lasciar perdere l'evento.
che post del cavolo ragazzi.
PS: quasi occhialuto!!
(mi dici cosa pensi che abbia sbagliato con te?)

martedì 23 febbraio 2010

una diversità non mercificabile

che giornata di merda (ieri, s'intende). scrivo solo oggi perchè prima proprio non ce l'ho fatta. finito il "momentone" (i momentoni caso mai...) non avevo più alcun desiderio. avrei potuto compiere qualunque atto anche il meno giustificabile (se pur giustificabillissimo secondo me) per arrivare "altrove". e non l'ho fatto solo perchè non avevo il mezzo che ritengo utile per raggiungere la meta, mica per altro. ma evidentemente non è finita qui... molto ancora mi attende, altrimenti avrei ricevuto almeno un segno durante la notte. cosa che non è accaduta; anzi, ho stranamente dormito proprio bene.
in compenso (sigh) l'elena ha preso meglio del previsto le cose che le volevo proporre e... ormai quella è andata. mamma&babbo grazie x il gelato. ancora non mi son ripreso ma "grazie".
domani potenziale giornatona! quanto non vedo l'ora.
(condannato)

domenica 21 febbraio 2010

ragazzo di serie a

domani in potenza sarà una giornata molto importante, infatti ho tutta (se...come no) l'intenzione di chiarirmi con l'elena e per la prima volta di dire a qualcuno che mi potrebbe prendere sul serio quello che da un bel po' mi distrugge. l'ele è una delle persone più buone che abbia mai conosciuto, non che sia chissà che di speciale, non è diversa dalle altre ragazze, xo la sua acuta sensibilità e spontanea pacatezza mi hanno indotto fin dal passato a farmi sentire molto a mio agio con lei. mi sa prendere. ed evidentemente anche io la so in qualche modo prendere; non sono stati rari i casi in cui mi ha detto: questa cosa non l'avevo mai confidata a nessuno...
eh, ele ele... se dovessi dare retta alla mia esperienza passata dovrei fuggire a gambe levate, anzi dovrei guardare e passare senza interessarmi e senza coinvolgermi. ma fino a ieri ho sentito il bisogno di sbattere (di nuovo) la testa. non mi piace ragionare in questa logica. no, proprio non mi piace. anzi, quasi mi dispiace. solo che.... ho ascoltato sul tubo l'intervista del morgan alla bignardi all'era glaciale e lui ha detto una cosa probabilmente semplice, ma che mi ha notevolmente colpito: se io scelgo di condividere qualcosa con te diminuisco in qualche modo la portata, la gravità della cosa stessa e questo mi aiuta. ovviamente l'ho appena parafrasata (male)... però è quello che ho all'incirca intenzione di fare con lei domani mattina all'ora di pranzo. cioè...: in realtà ci credo pochissimo e svierò il discorso. xo credo che sarebbe importante. in fondo qualcuno è stato "acuto" nel dirmi che quando l'avevo fatto in passato mi vedeva nettamente migliorato: hai sfoderato una grinta notevole e a tratti mi sembrava che stessi proprio bene!
ok. ma io voglio proprio andare oltre: xke non dovrei sfruttare questo (bel?) momento x fare il passo decisivo? lo so perché... me l'ha spiegato tanto bene anto.
se solo sapesse dell'esistenza di questo blog, ne approfitterei x chiedergli: ma allora come definiresti questa se non sfortuna??? eh ma lui dice di no. risponde che io sbaglio piano, punto di vista, che mi faccio problemi che in realtà non ci sono proprio, che vivo di illusioni, che non mi posso permettere di bloccarmi per ascoltare solo dei vaneggiamenti (e su questo ha proprio ragione) e che non posso davvero sprecare così inutilmente il mio tempo. però ugualmente vede i miei sforzi solo come fittizi e soprattutto le mie considerazioni come puramente astratte. quando invece il mio sentimento è così concreto!
forse sto esagerando. anzi, in questo post mi sono proprio esposto troppo. solo che oramai l'ho scritto e non ho per ora intenzione di cancellare. magari lo salvo in qualche modo come bozza e non ci penso per un po'. ...
indaffarato a non concentrarmi ho iniziato oggi a leggere il libro che mi ha regalato la mia coinquilina la scorsa settimana. devo dire che il saggio breve che lo introduceva presenta uno scenario migliore e più entusiasmante di quanto poi emerga effettivamente leggendo il primo capitolo... boh. speriamo che non sia l'ennesima occasione per lasciarsi alle spalle qualcosa di incompleto. vabbe che ormai non ci faccio piu caso, però... che sia arrivato forse il caso di affidarmi a qualcheduno? no. basta dipendenze. (più di così si "muore").
(ade a zeus)

domenica 14 febbraio 2010

"Le notti bianche" coi pesti sulle braccia

ovviamente sono stato bocciato. ed ovviamente non sono rimasto bene. ma non per il motivo classico, cioè il non essere riuscito a superare la prova, bensì proprio per il fatto che il non averla superata non ha generato in me quei comprensibili moti tormentosi che almeno in parte caratterizzano lo studente birichino rispedito a casa con disonore. ...
ripenso spessisimo (ogni giorno diversi momenti, per un totale di diverse ore settimanali) alle conversazioni avute con anto su msn e alle mail scambiate. i contenuti li ho sempre disponibili su altri "canali", tuttavia sento di voler scrivere qualcosa a proposito anche qui. per lo meno evocare la presenza, l'esistenza di quei dialoghi e di quella persona, rende già in qualche modo più reali e realizzabili quei bei propositi o anche solo quegli sprazzi di entusiamo che sono emersi con decisione. (! si, è proprio così!!). m'ha fatto sentire divers(o)amente, almeno per una volta. non voglio a questo proposito esprimere dei giudizi, non conosco infatti gli esiti che un avvenimento di quella portata implicano. tuttavia non posso fare a meno di essere ottimista. quindi anche se solo formalmente lo sono!
dopo una mattinata bella con l'ele che non mi ha però visto "sbloccato" in quello che le volevo confidare proprio a proposito degli stati d'animo che mi hanno caratterizzato da fine gennaio a oggi, sono (finalmente?) arrivato a bologna dove qualche sorpesa m'attendeva. ah cara coinquilina, che pensiero inaspettato ma graditissimo. davvero grazie.
domani abbraccio mondiale con palpata e paddo già rompe su rimini. ah quante cose che me tocca sopportà. arriverà il crollo? o la definitiva rottura? ... dipende tutto da me, quindi sta a me scegliere. un privilegio è pur sempre un privilegio.
(anita)

martedì 9 febbraio 2010

all'ora tarda

sono passate solo poche ore ma sto davvero malissimo. non so davvero come farò a dormire. forse è meglio che mi tolga dal computer che mi agito solo. spero di stare meglio in breve anche se sò già che non accadrà nei termini che desidero. odio e rassegnazione sono un mix fatale.

lunedì 8 febbraio 2010

magnesio metallico e fiamma del bunsen...spenta

non ne posso più. ho avuto lunedì scorso (si, proprio l'1 febbraio) un'intensa discussione. forse speravo ke l'ammettere quelle cose mi avrebbe dato una spinta propulsiva notevole e che progressivamente ma con decisione sarebbero cambiate le cose. invece è accaduto ke il gesto l'ho fatto e...basta. l'unica conseguenza vera, effettiva, è che ho ulteriormente perso autorevolezza e vengo con più convinzione zittito quando sostengo qualcosa. non ne posso più. mi sento in colpa perchè praticamente ho già sprecato febbraio. non me lo potevo permettere, ma l'ho fatto. avere un atteggiamento diverso nei confronti delle situazioni sarebbe utile, ma non fa parte, evidentemente, del mio modo di essere. dovrei forse scusarmi per questo? già mi punisco troppo volentieri da solo per lasciarmi andare a queste cose. la scorsa settimana nella rubrica lettere di donna di repubblica, un signore scrive a galimberti una serie di considerazioni che sento molto vicine; voglio pubblicare parte di quella lettera xke credo che un po' mi descriva: << Ci sono mattine che provo un senso e un peso di malinconico malessere nell'atto di alzarmi per iniziare un "nuovo giorno". Rimanendo a letto ho minori probabilità di subire e provare dolore; uscendo dal letto mi espongo a tutte le variabili alle quali il caso mi sottoporrà. Il "recipiente" (se le variabili avranno dato il peggio di sé) alla sera sarà così colmo che la mia vita ne sarà compromessa ogni giorno di più.
E sarà mia cura rovesciarne il contenuto "tossico" altrove. Ma questo altrove non è fuori di me, è solo la mia autostima che a sua volta vive di equilibri che hanno del miracoloso. È una incessante aratura dell'anima che sconfina nel non-essere e nella continua riconquista dell'essere. Infine ci sono i differenti "maldipancia" attraverso i quali sublimiamo la materia inquinante che ci ha investiti. Maldipancia che ci danno l'insonnia o bruschi risvegli notturni, veri e propri vuoti d'aria esistenziali. Maldipancia che ci spingono ad annullarci nel sonno, visto come immersione in uno spazio amniotico-rassicurante.
Mi creda, non sono ancora un depresso disincantato privo di speranze e per ora incasso e tollero quasi di tutto ma... questa guerriglia senza sosta rischia di diventare una vera guerra asimmetrica senza sugo per nessuno. Che fare?
Lettera firmata >>
non ne posso più.